9 ottobre 2008

Api folli

Bernard Mandeville, medico, economista e filosofo inglese vissuto a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, raccontava la storia di un alveare in cui ogni ape, guidata dall'egoismo, lavorava per sé e tutte le api forti e giovani non si curavano di quelle vecchie e malate, che morivano, facendo sì che l'alveare fosse efficiente e florido. Un giorno però arrivò un ape che predicava l'altruismo e l'uguaglianza, così le api cominciarono a prendersi cura l'una dell'altra, quando poi arrivò l'inverno non avendo abbastanza scorte tutte le api morirono.
Questa favola è stata da sempre considerata come un'ottima semplificazione del pensiero liberista: coltivare l'interesse personale porta al benessere dell'intera società.

Ho letto il discorso fatto a Toulon il 25 settembre da Nicolas Sarkozy.

Il presidente è intervenuto per parlare riguardo alla crisi economica che sta sconvolgendo tutto il mondo. Mi hanno colpito molto alcune espressioni incisive che lui ha indirizzato verso l'idea di mercato "deregolarizzato". Dice Sarkozy:

"La génération qui avait vaincu le communisme avait rêvé d'un monde, où la Démocratie et le marché résoudraient tous les problèmes de l'humanité. Elle avait rêvé d'une mondialisation heureuse qui vaincrait la pauvreté et la guerre.
Ce rêve a commencé à devenir réalité : les frontières se sont ouvertes, des millions d'hommes ont été arrachés à la misère, mais le rêve s'est brisé sur le retour des fondamentalismes religieux, des nationalismes, des revendications identitaires, sur le terrorisme, les dumpings, les délocalisations, les dérives de la finance globale, les risques écologiques, l'épuisement annoncé des ressources naturelles, les émeutes de la faim .
Une certaine idée de la mondialisation s'achève avec la fin d'un capitalisme financier qui avait imposé sa logique à toute l'économie et avait contribué à la pervertir. L'idée de la toute puissance du marché qui ne devait être contrarié par aucune règle, par aucune intervention politique, était une idée folle.

L'idée que les marchés ont toujours raison était une idée folle
."

"Questo sogno ha cominciato a divenire realtà: le frontiere si sono aperte, milioni di uomini sono stati sottratti alla miseria, ma il sogno si è infranto sul ritorno dei fondamentalismi religiosi, dei nazionalismi, delle rivendicazioni identitarie, sul terrorismo, i dumpings, le delocalizzazioni, le derive della finanza globale, i rischi ecologici, il termine annunciato delle risorse naturali, i moti della fame.
Una certa idea di mondializzazione si raggiunge con la fine di un capitalismo finanziario che aveva imposto la sua logica a tutta l'economia e aveva contribuito a pervertirla.
L'idea dell'onnipotenza del mercato che non doveva essere contraddetto da alcuna regola, da alcun intervento politico, era un'idea folle.

L'idea che i mercati hanno sempre ragione era un'idea folle"

Tralasciando il grossolano errore storico che Sarkozy commette nel descrivere la fine del comunismo come una vittoria dell'occidente, è inevitabile pensare, leggendo queste righe, al nostro beneamato (mica tanto) governo, al ministro Giulio Tremonti, una volta paladino della cosiddetta "deregulation" e che ora, mutando la pelle, senza tanto rumore è passato dalla parte di chi una volta contestava, dando prova di incoerenza e opportunismo, o al cavaliere Berlusconi, che nelle sue dichiarazioni non accenna neppure all'idea che possa essere il sistema ad essere sbagliato, ma parla solo di qualche mascalzone che va punito.
La finanza creativa ha dimostrato di essere fallimentare e devastante per l'economia del mondo occidentale, non è bastato il 1929 a dimostrarlo, ci siamo ricaduti dagli anni '70 fino ad ora: lo stato deve continuare a impicciarsi dell'economia solo quando gli interessi dei potenti rischiano di fare una brutta fine (e con loro, purtroppo, anche i soldi di tanti piccoli risparmiatori).
Ecco Mandeville che si scioglie al sole e le sue api che non si sono mai preoccupate dell'alveare e ora pretendono di prendersi il miele, volano sempre più a fatica. Il liberismo sfrenato invece di produrre ottimo miele ha stecchito pure le api più sane e forti.
Eppure chi ieri sosteneva "idee folli" si trova ora al potere, dovendo gestire una situazione tragica creata dalle sue stesse idee e con ipocrita faccia tosta parla di singoli malfattori, dimostrando di non aver capito (o fingendo di non aver capito) un tubo di cosa sta succedendo nel mondo, oppure (e parlo del presidente francese), con ancora più faccia tosta assegna queste idee a un'indefinibile entità terza , a un'idea diffusa, che non si sa bene a chi attribuire. Beh facciamoli i nomi, diciamo pure che a portare a questa crisi sono state le destre, in primo luogo la Tatcher, Reagan, Bush senior, nel nostro piccolo Berlusconi e la sua conventicola. E monsieur Sarkozy di sicuro non può chiamarsene tanto fuori.
Grazie a loro il mondo finanziario ha agito sempre come se fosse slegato dal mondo produttivo, condividendo con esso solo la sua crisi e non il suo fiorire portato da operazioni prive di garanzia alcuna, in una realtà in cui è mille volte più conveniente intraprendere azioni finanziarie che produttive, le prime praticamennte a costo 0, le seconde tassate spesso oltre il 50%.
Quando, invece, il governo Prodi si azzardò a proporre di tassare le rendite finanziarie al 20% si creò un putiferio e invece questa crisi dimostra che ancora una volta il professore ci aveva visto lungo, ma nessuno renderà merito alla sinistra.

Ora le destre metteranno per un po' Mandeville nel cassetto per ritirarlo fuori tra qualche anno, giusto il tempo di farci pagare le conseguenze delle loro idee folli.


Giovanni Venturelli

2 commenti:

Giovanni ha detto...

Costo = sarebbe costo 0, errore di battitura

admin ha detto...

Corretto!

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