27 ottobre 2008

GOVERNO DELLA CAMORRA

La notizia dei rapporti alquanto stretti tra il sottosegretario al ministero dell'economia NICOLA COSENTINO, e l'ormai celeberrimo clan dei CASALESI, occupa le ultime due edizioni dell'Espresso; il periodico della Repubblica titola senza mezzi termini "CAMORRA AL GOVERNO" , ma dalla lettura degli stralci si potrebbero ribaltare i ruoli optando per un più suggestivo "GOVERNO DELLA CAMORRA". Ben cinque pentiti della malavita napoletana, infatti, parlano di un Cosentino "a completa disposizione" dei boss di Casal di Principe.

Ciò che colpisce in particolar modo, non è il presunto accordo "politico" (d'indubbia gravità ) tra Cosentino e i Casalesi, quanto l'indagine svolta consultando informative prefettizie e visure catastali, inerente alle attività imprenditoriali della famiglia Cosentino.

La famiglia dell'onorevole, conosciuto come "o Americano" per via dei rapporti d'affari del padre Silvio, con gli Alleati del primo dopoguerra, è proprietaria del condominio adibito a tribunale civile di Santa Maria Capua Vetere e della centrale elettrica di Sparanise in provincia di Caserta ; l'attività di famiglia per eccellenza resta tuttavia il gasolio, gestito dalla società Aversana Petroli. La stessa , tramite una serie di accordi intervenuti tra il 2002 e il 2003 con ENI e AGIP espande la propria rete con l'acquisto di 150 distributori. Al governo c'è Berlusconi , ma il fatto che l'onorevole sia fuori dall'azionariato, fa sì che nessuno possa sollevare accuse di conflitto d'interessi permettendo all'Aversana di crescere esponenzialmente aumentando il fatturato del 300%.

I problemi sorgono invece quando nel '97 la Prefettura di Caserta nega il certificato antimafia, per un appalto pubblico (causa presunta infiltrazione mafiosa) e ancor più quando l'Aversana ricorre al Tar e al Consiglio di Stato sentendosi confermare la scomoda pronuncia .

Tuttavia per il business dei Cosentino si apre uno spiraglio; nonostante le coincidenti sentenze dei giudici, il nuovo prefetto Elena Stasi decide , nei termini di una rara procedura , di riconsiderare il caso. La Aversana petroli supera così l'ostacolo dell'antimafia e alle ultime elezioni la Stasi viene eletta alla Camera con il PdL: FORTUNATE COINCIDENZE.

Una serie di eventi formalmente legittimi , ma dietro i quali si ravvisa senza eccessivo acume , qualcosa che non va.

Nella questione Cosentino si rintraccia un esempio lampante di politica all'italiana, o per meglio dire berlusconiana; un inestricabile intreccio tra politica economia e malavita che da sempre adombra l'operato del Cavaliere e che, oramai entrato nella quotidianità politica, permette ai protagonisti di non darne alcun chiarimento.

Tra un mese Veltroni tornerà a Casal di Principe per una manifestazione; sarà quella l'occasione giusta per ribadire la necessità che il sottosegretario Cosentino si dimetta o quantomeno dia spiegazioni circa la sua posizione .





Tullio Chierego

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' scandaloso che situazioni del genre passino sotto silenzio per tutti i mezzi di informazione (a parte qualche rara eccezione, come in questo caso l'Espresso) ma soprattutto per i telegiornali.. E ancora più scandaloso è che una volta appurato il fatto, il tal personaggio non si dimetta spontaneamente come farebbe un qualsiasi politico in un altro paese civile! Ormai situazioni così sono diventate il pane quotidiano per gli italiani...

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